lunedì 30 marzo 2009

Una Domanda per te!!!

Per la mia Personale Esperienza in qualsiasi attività:

1) C’è sempre un Prodotto o Servizio da vendere la prima volta e poi da rivendere tutti i mesi per poter generare fatturato e poter quindi Guadagnare una percentuale sul fatturato stesso.
Occorre inoltre essere bravi a Motivare spesso sia Clienti che Collaboratori.

2) Per quanto si dica che non serva, le Persone che hanno risultati di solito sono persone che venderebbero anche i famosi “frigoriferi agli eschimesi”, parliamo di vendita sia del Prodotto / Servizio e sia dell’Avviamento al Business di futuri collaboratori;
il “turn over” in attività di Network è decisamente alto e la stragrande maggioranza delle persone finisce per abbandonare, chi dopo 3 mesi chi dopo 1 anno, il progetto per vari motivi.

3) La Concorrenza è spietata!!!
La vendita spesso non è semplice come si dice e va comunque fatto del “pressing” sul Cliente.
Inoltre oggi come oggi vista la situazione economica generale le persone sono sempre più attente a come spendono i propri soldi e cercano di risparmiare su qualsiasi cosa.


La Domanda è la seguente:

Se esistesse un Business dove:


- Non occorre il Mese Successivo Rivendere per Riguadagnare.
- Non c’è “Turn over” perché la Mortalità nel progetto è 0.
- Non c’è Concorrenza perché il prodotto è unico;
- Non siamo noi a “Venderlo”, ma è chi è dall’altra parte che vuole “Acquistarlo”.
- Non si viene a creare una Spesa mensile ma piuttosto un’Entrata.


Pensi che potrebbe essere di tuo interesse far parte di un Business così?

Se hai risposto come penso, allora Registrati subito perché il Road Show è sempre più vicino.

Ciao e … a prestissimo!!!


Giovanni Rocca
Mobile: 345-4377150
Skype: jonnyap

domenica 29 marzo 2009

Un toccante messaggio su cui riflettere!

E' il pomeriggio di un venerdì tipico e stai guidando fino a casa tua.
Sintonizzi la radio. Il notiziario racconta una cosa di poca importanza:
in un paese lontano sono morte 3 persone di una qualche influenza che mai si era vista prima.
non dai molta attenzione a questa notizia...
IL lunedì quando ti svegli, senti che non sono più 3, sono 30000 persone che sono morte tra le colline remote dell'India.
Persone del controllo della sanità degli Stati Uniti sono andate a verificare.
Il Martedì diventa la notizia più importante della prima pagina del giornale, perchè ormai non è solo l'India ma anche il Pakistan, Iran e Afghanistan e velocemente la notizia esce in tutti i notiziari. La stanno chiamando
"L'influenza misteriosa" e tutti si domandano: Come la controlleremo?
C'è panico in Europa e si chiudono le frontiere. Senti al telegiornale la traduzione di una donna,in Francia, che racconta di un uomo trovato morto nell'ospedale per l'influenza misteriosa.
I telegiornali dicono che,quando hai il virus, per una settimana non ti rendi conto di averlo. Dopo hai 4 giorni di dolori terribili e poi muori.
Anche l'Inghilterra chiude le frontiere, però è tardi. L'indomani il presidente degli Stati Uniti chiude le frontiere per evitare il contagio nel paese, fino a quando non avranno trovato la cura...
Il giorno seguente la gente si riunisce nelle chiese per pregare per una cura ed entra qualcuno dicendo "Prendete la radio e ascoltate la notizia!!":
2 donne sono morte a New York. Ormai sembra che l'influenza abbia contagiato il mondo.
Gli scienziati continuano a cercare l'antidoto, però niente sembra funzionare. Presto arriva la notizia tanto attesa: Si è decifrato il codice del DNA del virus. Si può fare l'antidoto.
C'è bisogno del sangue di qualcuno che non sia stato infettato e subito corre la notizia che tutti corrano all'ospedale più vicino per fare degli esami del sangue.
vai di tua volontà e porti la tua famiglia, insieme ai tuoi vicini, domandandoti: che succederà? Sarà così che finirà il mondo?...
All'ospedale, dopo gli esami, esce un dottore gridando un nome. Il più piccolo dei tuoi figli è vicino a te, ti afferra per il giacchetto e dice: "Papà? è il mio nome." Prima che puoi reagire ti tolgono tuo figlio e tu gridi: "ASPETTA!..." E loro rispondono: "tutto andrà bene, il suo sangue è pulito, il suo sangue è puro.
Crediamo che abbia il tipo di sangue giusto."
Dopo 5 minuti i dottori escono gridando e ridendo. E' la prima volta che vedi ridere qualcuno dopo una settimana. Il dottore più anziano si avvicina a te e dice: "Grazie, signore!, il sangue di suo figlio è puro, si può fare l'antidoto..."
La notizia corre da tutte le parti, la gente piange e grida di felicità.
Allora il dottore si avvicina a te e alla tua moglie e dice: "Possiamo parlarvi per un momento?...E' che non sapevamo che il donatore sarebbe stato un bambino e abbiamo bisogno che firmiate queste carte per dare il sangue." Mentre leggi il foglio ti rendi conto che non è specificata la quantità di sangue e chiedi: "Quanto sangue?..."
Il sorriso del dottore sparisce e risponde: "Non pensavamo che sarebbe stato un bambino. Non eravamo preparati. Lo dobbiamo usare tutto!..."
Non ci credi e cerchi di reclamare:
"Però, Però...". Il dottore continua insistendo, "Non capisce, stiamo parlando della cura per tutto il mondo! Per favore firmi,abbiamo bisogno di tutto il sangue . Tu chiedi: "ma non potete fare una transfusione?" E la risposta è: "se troveremo altro sangue puro lo faremo... Firmerà? Per favore?...Firmi!!....!
In silenzio e senza sentire più le dita della mano che stringevano la penna, FIRMI. Ti domandano "Vuoi vedere a tuo figlio?"
Cammini fino alla sala di emergenza dove sta tuo figlio seduto dicendo: "Papà!, Mamma! che succede?" Prendi la sua mano e gli dici: "Figlio, Tua madre e io ti amiamo tantissimmo, ti amiamo e mai permetteremo che ti avvenga qualcosa che non sia necessario, capisci questo?" E quando il dottore ritorna e dice: "Mi dispiace ma dobbiamo cominciare, persone in tutto il mondo stanno morendo"...
Tu te ne saresti andato? Avresti potuto voltare le spalle e lasciare tuo filgio lì?... Mentre lui ti dice: "Papà?, Mamma? perchè mi abbandonate?.."
La settimana dopo, mentre stai facendo una cerimonia per onorare tuo figlio, c'è qualcuno che dorme a casa sua, altri non sono venuti perchè preferivano andare a passeggiare o vedere una partita di calcio e altri vengono alla cerimonia, con un sorriso falso facendo finta che gli importi davvero.
Vorresti fermare tutto e gridare: "Mio figlio è morto per voi!!!! Per caso vi importa?..."
A volte è questo quello che Dio ci vuole dire: "Mio figlio è morto per voi, e non riuscite a capire quanto vi amo?"
E' curioso vedere come è semplice per le persone rifiutare Dio, e dopo chiedersi perchè il mondo va di male in peggio.
E' curioso vedere come crediamo a quello che è scritto sul giornale, però contestiamo quello che è scritto sulla Bibbia.
E' curioso come ci sforziamo giorno dopo giorno accumulando beni terreni e non ci dedichiamo neanche un minuto a fare tesoro delle cose celestiali.
E' curioso come qualcuno dice: "Io credo in Dio", però con le sue azioni dimostra che segue altri scopi.
E' curioso come inviamo migliaia di "scherzi" attraverso una email, le stesse che si spandono come un fuoco..., però quando inviamo messaggi che riguardano Dio, la gente ci pensa prima di parlarne con altri!
E' curioso come la lussuria cruda, volgare e oscena passa liberamente attraverso il Ciber-Spazio, mentre la discussione su Gesù è soffocata nelle scuole e nei posti di lavoro.
E' CURIOSO, VERO??
Più curioso è vedere un cristiano così fervido la domenica, ma invisibile il resto della settimana.
E' curioso che quando finisci di leggere questo messaggio, non senti la necessità di inviarlo a molti di quelli che sono nella lista d'email; semplicemente perchè non sei sicuro(a) di quello che loro credono o andranno a pensare di te.
E' curioso che noi ci preoccupiamo di quello che la gente pensi, piuttosto di quello che DIO pensi di noi.
Che Dio ti benedica!!!

Ciao ed alla Prossima ...

Giovanni

martedì 24 marzo 2009

Ho imparato che ...

- Ho imparato che nessuno è perfetto. Finché non ti innamori.

- Ho imparato che la vita è dura
Ma io di più!!!

- Ho imparato che le opportunità non vanno mai perse.
Quelle che lasci andare tu le prende qualcun altro.

- Ho imparato che quando serbo rancore e amarezza la felicità
va da un'altra parte.

- Ho imparato che bisognerebbe sempre usare parole buone
Perchè domani forse si dovranno rimangiare.

- Ho imparato che un sorriso è un modo economico
per migliorare il mio aspetto.

- Ho imparato che non sempre posso scegliere come mi sento
Ma posso sempre farci qualcosa.

- Ho imparato che quando tuo figlio appena nato
tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno
ti ha agganciato per la vita.

- Ho imparato che tutti vogliamo vivere
in cima alla montagna
Ma tutta la felicità e la crescita avvengono
mentre la scaliamo.

- Ho imparato che bisogna godersi il viaggio
e non pensare solo alla meta.

- Ho imparato che è meglio dare consigli
solo in due circostanze:
quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.

- Ho imparato che meno tempo spreco più cose faccio.

sabato 21 marzo 2009

La Vita 2° parte

2° parte


-È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

-Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

-Non cercare le apparenze, possono ingannare.

-Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

-Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.

-Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

-Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!

-Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

-Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.

-Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

-Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

-L'amore comincia con un sorriso, cresce con un bacio e finisce con un the.

-Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.

-Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.

Paulo Coelho

La vita. 1° parte


1° parte


Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

-Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.

-Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.

-Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.

-Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
-Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti,o essi controlleranno te.

-Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.

-Che la pazienza richiede molta pratica.

-Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.

-Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai,è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.

-Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.

-Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:sarebbe una tragedia se lo credesse.

-Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.

-Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.

-Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.

-Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

-La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.


venerdì 20 marzo 2009

Matrix e la Pillola della Verità!


Matrix: chi ha visto il Film? …e chi ha tifato per Neo?

Tutti, dai ammettiamolo, tutti!

Anche quelli rossi dall’invidia per il cappottone di pelle nera.

Vi ricordate quando deve scegliere fra la pillola per rimanere nella “realtà” e quella per conoscere davvero la realtà?

E noi spettatori, tutti li a tifare per la pillola della verità.


E, giustamente, Neo la prende, e ben gli colga, visto che così, a parte i reumi per lo stress fisico di comprimersi in un cavo del telefono, può scoprire le capacità straordinarie che ha già dentro di sé ma che non conosceva;
può capire e conoscere;
può scegliere e combattere per una giusta causa, e, nel frattempo, può anche trovare l’Amore (che non è cosa da poco tra una telefonata e l’altra).

E questo cosa c’entra con il migliorare se stessi?

Tranquilli, non sono certo io quello che può permettersi di suggerirvi di credere in voi stessi e nelle vostre immense capacità al punto tale da farsi sparare da un amico e “developparsi” indietro evitando le pallottole.
Mi viene un attacco di sciatica solo a pensarci.

Ma una cosa vorrei che facessimo tutti insieme: chiediamoci perché nei film tifiamo sempre per l’eroe, per il coraggioso,
per chi osa andare al di la di limiti e pregiudizi,
per chi sbaglia ma si rialza e combatte ancora,
per chi ha un ideale e lo persegue nonostante tutto e tutti,
per chi esce dagli schemi,
per chi trasforma una vita banale in una vita speciale ….
Nei film.

Poi, una volta usciti dalla sala cinematografica, quando si tratta del Film più importante di tutti, il nostro, quello della nostra Vita, ci trasformiamo in persone “realiste” e non solo ci accontentiamo, ma ci diciamo anche che una cosa è un film, un’altra è la vita di tutti i giorni, quella dove abbiamo dei Doveri da rispettare e delle Regole da seguire e non c’è più nemmeno il tempo per chiederci se il nostro film ci piace.

Qualcuno ha detto che “ognuno di noi è il regista della propria vita”.

Allora perché non proviamo a sederci comodi e a Guardare la nostra storia da registi?

Ovviamente non possiamo cambiare il Passato, se è stato un brutto film, pazienza.

Quanti registi famosi hanno fatto delle vere Schifezze e poi dei veri Capolavori?

Possiamo invece intervenire sul film di Oggi e sulla produzione di Domani.

Un taglio qui, un po’ più di luce là, una scena nuova che si può inserire …

E che film vogliamo farne?

Vi propongo un paio di scelte.

“La valle delle lacrime”.

Il protagonista: Gianni vive in una grande città, piena di traffico e di auto parcheggiate in doppia fila.
Un giorno come un altro esce dal bar dove ha trangugiato il solito caffè prima di andare in ufficio e si trova proprio l’auto bloccata da una Porsche in terza fila.
E’ già nervoso che è lunedì, e adesso questo?

Incomincia a strombazzare e dal palazzo di fronte, di corsa, arriva un ragazzo con un bel sorriso che gli chiede scusa e gli offre la colazione, per farsi perdonare.
Gianni, che ha 40 anni e che all’età del ragazzo andava in giro in Panda, lo guarda serissimo e gli dice che non ha tempo per le str…e che è già in ritardo.
Il ragazzo sposta subito la sua bella macchina e Gianni se ne va sgommando sulla sua Fiesta. Arriva in ufficio e, come al solito, un sottile senso di nausea lo avvolge:
sulla scrivania le pratiche che si accumulano,
il collega che è in malattia,
il capoufficio che si sta già lamentando che non si può andare avanti così.

Alla pausa pranzo Gianni è al tavolo in mensa con alcuni colleghi e gli racconta la storia del ragazzo della Porsche — e pensate che sorrideva anche, è proprio vero che piove sempre sul bagnato, quello è il solito figlio di papà che è nato con la camicia, e crede che il mondo sia suo — e il collega (quello che arriva sempre in ritardo perché è divorziato e deve portare i figli a scuola) commenta — ma che figlio di papà, quello probabilmente era andato a rifornirsi, cosa ci fa uno a 20 anni con la Porsche?
Quello spaccia te lo dico io — e l’altro collega interviene — ma lascia stare che a me stamattina la macchina nemmeno è partita, la solita sfiga! — Insieme poi mettono giù il toto-sistema da giocare, fosse che fosse la volta buona che si fa il botto, si vince un miliardo e si cambia vita. Arrivano finalmente le 18 (nei film si può sfumare e riprendere anche dopo anni, quindi non sappiamo se sono le 18 dello stesso giorno o dello stesso giorno, tre anni dopo), Gianni esce dall’ufficio e si ferma nel supermercato sottocasa a fare la spesa.
La moglie l’ha chiamato dalla piscina dove il figlio sta facendo il corso di nuoto organizzato dalla scuola, e gli ha dettato la lista.
Arrivato a casa, dopo una cena veloce, ricomincia la solita lotta per il telecomando.
Alla fine vince Gianni, ma il figlio si ritira nella sua camera sbattendo la porta e sua moglie lo rimprovera, dice che dovrebbe parlare di più, sia con il figlio che con lei.

Ma cosa pretendono tutti da lui?
Possibile che non si possa stare in pace nemmeno a casa propria?
E pensare che da giovane avrebbe voluto fare il giornalista.
Adesso sarebbe in giro per il mondo.
Dovrebbe avere ancora, da qualche parte, quei pezzi che aveva pubblicato sul giornale del liceo.
Poi invece ha fatto economia e commercio,
ha trovato un posto fisso e
rinunciato al suo Sogno.

D’altra parte bisogna essere realisti e prendersi le proprie responsabilità.
Adesso c’è il mutuo della casa,
la scuola del figlio …
però, se il destino volesse fargli vincere la lotteria, eh allora sarebbe tutta un’altra storia.

La scena sfuma su Gianni che, il giorno dopo, impreca contro la coda in tangenziale ….

“La valle dei sogni”

Il protagonista: Gianni vive in una grande città, piena di traffico e di auto parcheggiate in doppia fila.
Un giorno come un altro esce dal bar dove ha trangugiato il solito caffè prima di andare in ufficio e si trova proprio l’auto bloccata da una Porsche in terza fila.
E’ già nervoso che è lunedì, e adesso questo?

Incomincia a strombazzare e dal palazzo di fronte, di corsa, arriva un ragazzo con un bel sorriso che gli chiede scusa e gli offre la colazione, per farsi perdonare.
Gianni, che ha 40 anni e che all’età del ragazzo andava in giro in Panda, lo guarda chiedendosi cosa ha di speciale sto tipo per essere così sorridente il lunedì mattina, a parte la Porsche.
E decide di chiederglielo.

Fanno colazione insieme e il ragazzo, che sprizza entusiasmo ed energia da tutti i pori, gli confessa che ha lasciato l’auto in terza fila perché doveva solo fare una commissione velocissima: lasciare un documento all’ufficio brevetti per la sua terza invenzione.
Gli racconta che è un appassionato di computer e di Internet e che i suoi primi 2 brevetti già lo hanno reso indipendente economicamente, ma che non riesce a fermarsi, ha così tante idee ancora da realizzare.
Presto l’entusiasmo del ragazzo coinvolge anche Gianni che gli confessa che il suo lavoro da impiegato non è che lo soddisfi proprio, che lui da giovane voleva fare il giornalista, ed era bravino anche.

Il ragazzo osserva Gianni e gli chiede—ma stai scherzando vero?
Ma davvero?
Ma allora dobbiamo vederci assolutamente perché io ho un sacco di idee, ma proprio non so scrivere bene.
Ho bisogno di qualcuno che collabori con me, che mi ascolti e che gestisca la comunicazione delle mie invenzioni.
Perché è inutile mettere a punto qualcosa di innovativo se non sei in grado di comunicarlo al mondo.
Potremmo metterci insieme, io ci metto le idee e tu le comunichi.
Dai vediamoci stasera—Gianni è allibito, ma sente dentro di se una energia nuova, forse è arrivato il momento di fare qualcosa di diverso, di dare una svolta alla sua vita.

Arriva in ufficio un po’ in ritardo, ma invece di mettersi subito sulla difensiva con il capoufficio, gli fa un bel sorriso, gli chiede scusa e gli promette che non succederà più.
Sulla sua scrivania le pratiche accumulate dalla settimana precedente sembrano più leggere e infatti riesce a chiuderne più del solito.
Durante la pausa pranzo si ritrova con i soliti colleghi e gli racconta con entusiasmo dell’incontro col ragazzo.
Ma i colleghi, invece di condividere la sua gioia, gli dicono — e si, adesso vedi che quello è l’angelo piovuto dal cielo, ma dai Gianni, quello è il solito figlio di papà che è nato con la camicia, e crede che il mondo sia suo — e l’altro collega aggiunge — ma che figlio di papà, quello probabilmente era andato a rifornirsi, cosa ci fa uno a 20 anni con la Porsche? Quello spaccia te lo dico io, stai attento a non farti coinvolgere in cose strane che se ne sentono tante in giro — e l’altro collega interviene — ma sai che proprio l’altro giorno ho letto che bisogna stare molto attenti con Internet, che ci sono un sacco di truffe in giro! — Poi tirano fuori il toto-sistema e gli dicono di tornare con i piedi per terra, di essere realista e di tirar fuori una buona idea per la schedina, piuttosto.

Ma Gianni ha deciso che ha già rinunciato a troppi Sogni, e stavolta non si fa condizionare.
La sera stessa si vede con il ragazzo e incominciano a mettere giù i primi accordi del progetto.

La scena sfuma su Gianni che, un anno dopo, sta cercando un parcheggio per la sua Porsche …..

Ah, mi sono dimenticato di dire che il Budget di spesa per la produzione del film è lo stesso!

Si perché è il nostro tempo la moneta in ballo.

E 24 ore al giorno sono 24 ore sia per chi si piange addosso e continua per la sua strada lastricata di — è sempre la stessa storia, sono sfortunato, qualunque cosa faccia tanto è lo stesso, io ci ho provato, è troppo difficile — sia per chi, invece, decide di cambiare rotta e di usare le stesse 24 ore per fare, della propria vita, un film da premio Oscar.

E allora che facciamo?

Intanto cominciamo a scegliere che Film vogliamo.

Poi, per la sceneggiatura, scriviamo tutto quello che vogliamo realizzare davvero nella nostra vita, oggi, domani, il mese prossimo e gli anni prossimi.

Il materiale per la scenografia è intorno a noi, a portata di mano.

Sia i fazzolettini di carta che il Malox.

Sia libri, corsi, articoli, consigli, opportunità …

a portata di mano, basta decidere quale Pillola prendere.

Ciao, sperando che ti sia piaciuto l’articolo ti auguro una Buona Settimana!!!

Ciaooooo e se non ti sei ancora registrato, fallo subito, sarai informato in anteprima della partenza ufficiale del Nuovo Progetto.

Giovanni
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